
RIDARE VITA
Il Santuario è parte di una rete di luoghi simili in Italia, uniti da una filosofia comune:
offrire una seconda chance e diffondere consapevolezza sull’importanza di rispettare ogni essere vivente.
INCONTRA I NOSTRI OSPITI
Le storie che ci commuovono, le vite che cambiamo
Oliver,
il portinaio del Santuario 🐾
Oggi Oliver ha 7 anni, ma quando è arrivato al Santuario era solo un cucciolo.
È stato trovato a Salerno da una ragazza, in un giardino pubblico: piccolo, smarrito e con quello sguardo che raccontava già tanto.
Olly è intelligente, sensibile e… un po’ testardo!
Probabilmente era stato comprato come un “giocattolo” e poi abbandonato, come troppo spesso accade.
Ma qui al Santuario ha trovato la sua vera casa, un posto dove essere amato per quello che è.
Adesso vive accanto alla casa, e ha scelto di diventare il nostro speciale portinaio: nessuno entra senza la sua approvazione! 😁
Con la sua presenza vigile e il suo cuore grande, Oliver è un simbolo di rinascita e di dignità ritrovata.
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- Zeus e Stella –
I primi cuori di Nala’s House🌿
Otto anni fa, Zeus e Stella sono stati i primi a varcare la soglia di Nala’s House.
La loro vita era iniziata in uno di quei luoghi di cui si parla troppo poco, o meglio… mai: gli allevamenti intensivi.
Lì, nascere significa essere destinati al macello, e spesso la morte diventa una liberazione.
Gli animali crescono debilitati, con un sistema immunitario inesistente, privati di qualsiasi forma di rispetto o dignità.
Quando li abbiamo accolti, sapevamo che sarebbe stata una strada impegnativa. Eppure, oggi – a quasi nove anni – Zeus e Stella ci hanno insegnato molto più di quanto avremmo mai immaginato.
Abbiamo scoperto che i maiali sono incredibilmente intelligenti e curiosi, hanno un’ottima memoria, amano la musica e sanno essere gelosi dei loro affetti. Sono puliti, sensibili e con una grande voglia di imparare.
Troppo spesso vengono demonizzati, umiliati e considerati “animali di serie B”.
Zeus e Stella ci dimostrano ogni giorno quanto questa visione sia ingiusta.
Sono anche uno dei motivi per cui abbiamo creato questo luogo: per raccontare una storia diversa da quella che ci è sempre stata insegnata, e forse, per dare voce a chi non ne ha mai avuta.
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- Le Chicche -
Le prime due agnelline arrivate al Santuario Nala’s House🌿
Le prime due agnelline arrivate al Santuario Nala’s House, circa sette anni fa.
Le abbiamo trovate proprio nei pressi della proprietà: smarrite, spaesate. Come spesso accade, gli agnelli più deboli restano indietro rispetto al gruppo, incapaci di tenere il passo.
Una di loro aveva un’ernia, che in seguito abbiamo fatto operare. Forse era quello il motivo per cui camminava lentamente… o forse no.
Quel pomeriggio è ancora impresso nella mia memoria: due piccole vite ferme davanti a noi, come se ci stessero aspettando.
Coincidenza? Destino?
Non lo sapremo mai, ma qualunque sia la risposta, ringraziamo chi ha reso possibile questo incontro.
Oggi, Le Chicche vivono serene al santuario, ambasciatrici della loro specie.
La loro presenza racconta una storia diversa: quella di un rapporto tra uomo e animali che può essere più giusto, rispettoso e libero dalla violenza.
Perché il mondo, così com’è ora, non è equo nei loro confronti.
Ma insieme possiamo cambiarlo.
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🌿 Celeste:
dal dolore alla rinascita
Celeste arrivò al Santuario poco dopo la sua inaugurazione, nel 2018.
Fu ritrovato a Chiavari, in Liguria: abbandonato da giorni, affamato e spaventato. Era solo un vitellino di pochi mesi, ancora bisognoso del latte materno.
Chi lo vide non poté voltarsi dall’altra parte.
Venne soccorso e temporaneamente accolto da una persona che, con dedizione, cercò per lui una casa definitiva e sicura.
Nei bovini, la gravidanza dura circa nove mesi, e negli allevamenti industriali la separazione tra madre e figlio è immediata: un distacco traumatico, imposto per poter destinare il latte alla produzione. Questo ciclo crudele si ripete di continuo: ingravidamenti artificiali e sottrazione del latte destinato ai piccoli. Celeste, suo malgrado, ne è stato una vittima.
Il vissuto ha lasciato un segno profondo nel suo carattere: è schivo e preferisce la tranquillità, circondato dai suoi simili.
Al Santuario, però, ha trovato un’amicizia preziosa: quella di Sam.
I due passano molto tempo insieme, giocano e si prendono cura l’uno dell’altro, ricordandoci ogni giorno che la vera libertà è poter vivere accanto a chi ci fa sentire al sicuro.
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🐄 Zoe ❤️ —17 anni —
15 anni vissuti a catena.
Zoe non ha mai visto il cielo.
Non ha mai sentito la pioggia sulla pelle.
Non sapeva cosa fosse il sole.
Per 15 lunghi anni, è rimasta legata a un muro, in un capannone buio e freddo. Fissava nel vuoto, magra, silenziosa, invisibile. Come tante altre bovine, era stata ridotta a un numero, sfruttata fino all’ultima goccia di latte.
In genere, le mucche come Zoe non superano i 5-6 anni: quando il loro corpo cede, vengono mandate al macello.
Ma Zoe è sopravvissuta.
Non perché qualcuno avesse pietà.
Ma perché non era registrata ufficialmente: la sua morte avrebbe creato problemi burocratici.
Così, per "comodità", è stata ceduta a noi.
Ed è qui che inizia la sua vera vita.
Oggi Zoe è una sopravvissuta libera.
Non è più un numero.
Non è più un corpo da sfruttare.
È una vita che conta, che respira, che si sdraia al sole, che sente la pioggia, che incontra occhi gentili.
Qui, a Nala's House, Zoe è DPA: Non Destinata a Diventare Alimento.
Qui ha finalmente un nome, una casa, e soprattutto: una seconda possibilità.
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🐄 Sam, il vitellino che nessuno voleva… oggi compie 9 anni di libertà
Sam è uno dei tanti piccoli nati nell’industria del latte.
Considerato uno “scarto”, non avrebbe avuto un futuro.
Quando è arrivato da noi aveva solo pochi mesi: fragile, spaesato, senza la sua mamma. Non potevamo lasciarlo solo, così lo abbiamo nutrito con il biberon.
Quel biberon ci riempiva il cuore di tristezza, perché sapevamo che una madre c’era, ma gli era stata strappata via.
Nonostante tutto, Sam ha trovato la forza di crescere. Con il tempo è diventato un animale dolce e curioso, amato da chiunque lo incontri.
Quest’anno Sam compie 9 anni: un traguardo che celebra la sua resilienza, ma anche l’amore e la possibilità di una vita diversa, lontano dalla sofferenza.
Al Santuario Sam non è uno “scarto”: è un amico, un compagno di viaggio, un’anima libera che ci ricorda ogni giorno il valore della compassione.
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💛 Mary Polly:
una vita salvata dall'invisibilità
Non sempre si parla di randagismo.
Eppure, è una delle ferite più profonde del nostro Paese — soprattutto al Sud.
Mary Polly è una sopravvissuta.
È stata trovata per caso, chiusa dentro una scatola di cartone insieme ai suoi fratellini, abbandonata in un angolo di strada in Calabria.
Piccola, indifesa, invisibile.
Nel Meridione, la realtà è spesso dura per gli animali:le sterilizzazioni sono poche, le nascite incontrollate...
e chi viene al mondo viene troppo spesso abbandonato.O peggio.
Ma Mary Polly ha avuto una seconda possibilità.
Quando l’abbiamo incontrata, non abbiamo avuto dubbi:
Nala’s House doveva essere anche casa sua.
Una casa aperta, dove ogni vita è accolta. Dove nessuno viene giudicato per la specie a cui appartiene.
Oggi Mary Polly è parte della nostra grande famiglia multispecie.
Corre felice, gioca, ama.
E ci ricorda ogni giorno perché facciamo quello che facciamo.
🌼 Benvenuta Mary Polly. Non sei più invisibile.
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🐇 I Leprotti e Coniglietti
di Nala’s House
Piccoli solo di statura, non certo di importanza.Spesso vengono regalati come fossero peluche.
“Così carino, così piccolo, così tranquillo…”
Ma un leprotto e il coniglio non sono giocattoli.E no, non è nemmeno dei soprammobili.
I leprotti sono animali indipendenti, silenziosi, profondamente istintivi.
Amano osservare da lontano, studiare, scavare, esplorare.
Non cercano carezze, cercano rispetto.Eppure, quando vengono chiusi in gabbie o stanze spoglie, si adattano.
Ma non è vita.È sopravvivenza.
A Nala’s House li lasciamo liberi di essere loro stessi.
Scavano gallerie nella terra, dove si rifugiano nelle ore più calde o quando cala il sole.Perché sì, anche loro hanno paura.Anche loro hanno bisogno di protezione.Forse non tutti sanno che i denti di un coniglio crescono senza sosta, 24 ore su 24.
In natura, rosicchiano alberi, cortecce, rami.È il loro modo per tenersi in salute.
Senza questo, la dentatura può deformarsi, causando dolori e problemi gravi alla masticazione.E come se tutto questo non bastasse...
Anche i leprotti vengono uccisi per finire nei piatti.
Vivono in una terra di mezzo, tra “animali da compagnia” e “carne da macello”.
Ma noi, a Nala’s House, abbiamo scelto:sono vite, non prodotti.
Il nostro sogno?
Che presto sia vietato allevare conigli per scopi alimentari.
E che possano tornare a correre nei boschi, tra le foglie e le radici, dove appartengono davvero.
Il futuro che immaginiamo è fatto di libertà, anche per loro.
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🐄 – Cecilia –
La Rinascita di una Regina
Destinata, come tutte le bovine del sistema intensivo, a una vita di sfruttamento: ingravidata artificialmente, privata dei suoi piccoli, legata a una catena per quattro lunghi anni.
Cecilia non conosceva l’erba sotto gli zoccoli.Non aveva mai corso.Non aveva mai scelto dove andare.
Ma due anni fa, Cecilia è arrivata a Nala’s House.
E da allora, è rinata.Oggi ha gli occhi che brillano.Ha preso peso, forza, dignità.Corre nei pascoli liberi, gioca con gli altri animali, vive finalmente la vita che le era stata negata.
Corre, Cecilia. Corri per tutte le creature che sono ancora legate.
Corri per chi non ha ancora avuto la fortuna di essere liberato.
A Nala’s House, ogni animale è qualcuno.
E Cecilia è il simbolo di ciò che accade quando scegliamo la compassione.
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🌼 Fiordaliso,
il fiore che ha scelto di vivere
Fiordaliso è arrivato a Nala’s House quando era solo un cucciolo. Un agnellino di appena un mese, solo in un campo, spaesato e in cerca di calore. Nessuna madre accanto, nessun gregge a proteggerlo.
A trovarlo fu una donna dal cuore grande, che si innamorò di lui al primo sguardo. Non voltò lo sguardo altrove: lo prese con sé, lo nutrì, lo accudì, gli fece da mamma fino allo svezzamento.
Poi, con la stessa cura con cui l’aveva salvato, iniziò a cercare per lui il posto giusto. Un luogo dove potesse crescere libero, rispettato e amato per sempre.
Quel posto è diventato Nala’s House.
Oggi Fiordaliso ha 4 anni: è un bel ragazzone, fiero e dolcissimo.
Vive in sicurezza, circondato dall’amore e dal rispetto che ogni essere vivente merita.
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🐏 Bernard,
l’ariete che non doveva esistere
Quando è arrivato da noi un anno fa, Bernard non sembrava affatto un ariete. Minuscolo, schivo, timoroso… quasi invisibile. Ma dentro quel corpicino, c’era la stessa forza che anima ogni essere vivente quando gli viene data una possibilità: la voglia di esistere.
Ha circa tre anni, ma è come se avesse già vissuto troppe vite. La sua diffidenza non è ostinazione: è memoria. Memoria di una selezione genetica voluta dall’uomo, che ha creato animali piccoli, docili, adattabili… non per amore, ma per profitto. Bernard è il risultato di tutto questo. In natura, le sue dimensioni sarebbero un handicap. Ma nell’allevamento intensivo, rappresentano un business.
È lo stesso principio che guida il mercato dei cosiddetti "cani da borsetta", animali creati per essere venduti, mostrati, controllati. Animali che spesso non sono nemmeno più in grado di partorire da soli, costretti a cesarei programmati — un guadagno in più per chi li vende, un guadagno in più per chi li opera. E in mezzo, loro: esseri viventi trattati come oggetti.
Bernard, come tutti gli animali che accogliamo a Nala’s House, è stato castrato. Qui non è un riproduttore, non è un prodotto, non è un fenomeno da mostrare. Qui, Bernard fa l’ariete. Nel senso più puro e autentico del termine. Non serve a nessuno, e proprio per questo, è libero di essere se stesso.
Non si avvicina facilmente. Non cerca attenzioni. Non chiede niente.
Ma ogni giorno, lo vediamo conquistare piccoli pezzi di libertà: un passo in più verso di noi, uno sguardo che prima non c’era, un respiro che oggi è un po’ meno affannato. Non è spettacolare da raccontare, ma è profondamente vero.
Per noi, Bernard non è piccolo. È immenso. Perché in un mondo che lo voleva invisibile, lui continua ad esistere. E a modo suo, a resistere.
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🐶 Everest,
la guardiana del Santuario
Everest ha 8 anni, ma dentro di lei scorre ancora l’energia selvaggia della cucciola che è stata.
È arrivata dalla Puglia, strappata alla strada da alcune volontarie che l’hanno trovata sola, impaurita e senza alcun riparo. Era piccola, ma lo sguardo parlava già chiaro: non voleva arrendersi.
Grazie a una delle nostre preziose staffette — quelle catene silenziose di mani, cuori e chilometri — è arrivata fino a noi. E da quel momento, non ci ha più lasciati.
Everest non è un’anima timida, né una presenza discreta. È veloce, spigliata, intelligente. Ha capito subito dove si trovava… e ha deciso che quel posto andava protetto. Senza che nessuno glielo chiedesse, si è presa un incarico: guardiana del Santuario.
Da allora, nessuno può avvicinarsi a Nala’s House senza passare il suo "esame".
Fiuta ogni intenzione, osserva ogni movimento.
Non servono parole: è lei a decidere se puoi entrare davvero, o se devi restare fuori. Non per diffidenza, ma per amore.
Perché Everest non dimentica da dove viene. Sa cosa significa essere in pericolo. E ha scelto di non permettere che nessuno qui dentro lo sia mai più.
La sua è una protezione fiera ma silenziosa. Non cerca approvazione, non ha bisogno di dimostrare niente. È solo che, semplicemente, lei è così: un cuore grande nascosto sotto una scorza forte, una sentinella che veglia sul nostro piccolo mondo con dedizione incrollabile.
In fondo, ogni Santuario ha bisogno di un guardiano.
E Everest ha scelto di esserlo. Per se stessa. Per gli altri. Per tutti noi.
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🐏Bianca e Bernard:
quando l’amore non basta🐑
Bianca e Bernard non arrivano da un salvataggio estremo o da un recupero in condizioni disperate.
Arrivano da una persona che li amava davvero. Un amico, che per motivi personali non poteva più occuparsene.
E anche se può sembrare una storia meno “drammatica”, è una delle più difficili da raccontare. Perché ci ricorda che l’amore non basta, se non ci sono le condizioni per garantirlo ogni giorno.
Accogliere due pecore non è una scelta semplice. Trovare per loro un’adozione sicura, consapevole ed etica è una vera impresa. Perché diciamolo: una pecora, in pochi la vogliono davvero. E chi si propone, troppo spesso lo fa per altri scopi.
La prima cosa che abbiamo fatto, infatti, è stata castrare Bernard, per escludere a priori qualsiasi intento riproduttivo.
Perché qui, ogni animale è un individuo, non un mezzo.
Accoglierli è stato naturale per noi. Ma ogni nuova vita che entra a Nala’s House è una responsabilità enorme. Non tanto per lo spazio — quello, fortunatamente, c’è — quanto per il tipo di cura che scegliamo di dare.
Noi ci occupiamo in prima persona di tutti gli animali presenti. Li conosciamo uno a uno.
Parliamo con loro, li osserviamo, impariamo i loro ritmi, le loro paure, i loro progressi.
Non siamo un rifugio “di passaggio”.
Siamo una casa vera.
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🐑Azzurra, Bianca, Marghe:
Le nostre pecore: tre anime, tre storie 💙
A prima vista possono sembrare tutte uguali, ma basta fermarsi un attimo per scoprire che ognuna di loro porta con sé un carattere unico e un modo diverso di affrontare la vita.
Hanno vissuto momenti durissimi: hanno visto con i propri occhi la violenza dell’uomo e la perdita delle loro compagne.
Da quell’esperienza, ognuna ha sviluppato la sua personale forza, la sua strada.
Azzurra è la più intraprendente: parte sempre per prima, affronta le novità senza paura e sembra voler decidere non solo per sé, ma anche per il suo piccolo gruppo.
Bianca, invece, smentisce lo stereotipo delle pecore che si muovono sempre insieme. Ama l’indipendenza, spesso la troviamo appartata, alla ricerca di quell’angolo di prato dove l’erba è più tenera.
Marghe è la più cauta: titubante nei movimenti, fa fatica a lasciare il suo spazio.
Qui a Nala’s House, dove il pascolo si sposta ogni 3-4 mesi per lasciare riposare il terreno, lei sarebbe l’unica a voler restare sempre nello stesso punto, lì dove si sente al sicuro.
Tre ettari di bosco fanno da cornice alle loro vite, e in questo luogo ognuna di loro ha trovato il proprio ritmo, la propria identità, la propria rinascita.
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🐽 Lancillotto e Ginevra 🐽:
inseparabili
Se dici Lancillotto devi dire anche Ginevra.
Sono inseparabili, in simbiosi. Fratello e sorella, adottati insieme da noi nel 2019.
Troppo spesso non si parla abbastanza dei legami familiari negli animali: dell’affetto che li unisce e che l’allevamento industriale spezza senza esitazione.
Madri e figli separati alla nascita, gruppi familiari divisi per sempre.
I maiali, invece, sono creature profondamente sociali: hanno bisogno di crescere insieme, di riconoscersi come parte di una famiglia.
Per Lancillotto e Ginevra siamo riusciti a scrivere una storia diversa.
Siamo arrivati in tempo per salvarli e permettere loro di restare uniti, di crescere fianco a fianco.
E il risultato è davanti agli occhi di tutti: loro non sono solo due animali, sono una famiglia.
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LA VITA
Ogni ospite che arriva a Nala’s House porta con sé una storia, Ma dentro ognuno di loro c'è una luce, una speranza, una voglia di vivere che merita di essere accesa.
La struttura è gestita in modo autonomo e autofinanziato, con un occhio sempre attento al benessere degli animali e al rispetto della loro natura.


NALA'S HOUSE
Qui ospitiamo esclusivamente animali salvati da situazioni di abbandono, maltrattamento o sequestri delle forze dell’ordine, senza acquisti o trattative: ogni vita che entra da noi è un dono prezioso da proteggere.
Nel nostro rifugio trovano libertà, sicurezza e tutte le attenzioni necessarie per guarire dal passato e vivere serenamente il presente.
VOLONTARIATO
I volontari sono persone speciali, con un grande cuore, che amano e provano gioia ed orgoglio per quello che fanno.
Sono persone che “rubano” ore preziose del loro tempo per regalarle agli altri, ai più deboli, agli indifesi, e danno voce a chi voce non ha; sono la parte sana della società.
Il nostro obiettivo all’interno di NALA'S HOUSE è innanzitutto l’assistenza quotidiana: gli diamo da mangiare, puliamo, li portiamo in passeggiata, facciamo lavori di manutenzione ed effettuiamo banchetti, perchè grazie a quelli è per noi possibile dare da mangiare a queste creature e provvedere al loro mantenimento, anche sanitario.
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